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Elena

EDUCAZIONE ALIMENTARE DI GRANDI E PICCINI


Chi è già stato mio paziente lo sa: uno dei miei primissimi obiettivi come nutrizionista è quello di insegnarvi il concetto di educazione alimentare.

Cosa significa educarsi alla corretta alimentazione? Significa imparare a seguire le regole di un’alimentazione sana, equilibrata, non privativa e soddisfacente.

Ci tengo particolarmente perché ormai sappiamo tutti come l'alimentazione possa diventare un fattore preventivo o di rischio per molte patologie e, se possiamo fare qualcosa partendo dalla nostra tavola, mi sento in dovere di insegnarvelo.

Inoltre, spesso sottovalutiamo l’impatto delle nostre abitudini su quelle di chi ci sta intorno, specialmente i bambini: ricordate che i bambini obesi di oggi sono gli adulti obesi del domani!

Quali sono le regole di una sana alimentazione?

1. VARIETÀ. Cercare di variare sempre le nostre scelte a tavola a livello di caratteristiche nutritive, colori, sapori... in modo da non avere mai carenze di macro o micronutrienti.

2. STAGIONALITÀ. É importante non stressare il nostro pianeta e aspettare che i prodotti siano pronti nel giusto momento: ne gioveranno sia il gusto, sia le proprietà nutritive.

3. IL CARBOIDRATO NON è UN NEMICO. Tutti i pasti devono esser equilibrati, con una fonte di carboidrati, una di grassi ed una di proteine. Non dimentichiamoci delle fibre!

4. 5 PASTI GIORNALIERI. Spuntino e merenda servono non solo per evitare di arrivare a pranzo e cena troppo affamati, ma anche per mantenere costante il livello di zuccheri nel sangue, evitando situazioni di prolungata ipoglicemia che, a lungo andare, ci porterà a bruciare meno e arrivare al famoso “peso scoglio” dal quale non ci schioderemo facilmente. Non ricadiamo, però, su alimenti ipercalorici e ricchi di zuccheri! Meglio frutta e/o uno yogurt con lista corta di ingredienti!

5. BERE COSTANTEMENTE durante il giorno e non solo allo stimolo della sete: il nostro corpo, in quel caso, è già disidratato!

6. CONVIVIALITÀ: sedersi a tavola deve esser un momento piacevole in cui raccontarsi la giornata e condividere il buon cibo. Lasciamo in salotto televisione e smartphone.

7. ATTIVITÀ FISICA: non riguarda strettamente la tavola, ma ricordiamoci di tenere il nostro corpo allenato anche con semplici passeggiate quotidiane. Ne gioverà non solo la nostra forma fisica, ma anche il nostro sistema cardiovascolare e ci sentiremo sempre attivi e pronti ad affrontare ogni sfida.

… e per i bambini?

8. ATTENZIONE AI BAMBINI: abituarli fin da piccoli al consumo regolare di frutta e verdura, motivando le nostre scelte per fargli comprendere fin da subito le basi di una corretta alimentazione.

9. EVITARE IL DOLCETTO COME PREMIO: i bambini non sono cagnolini, capiscono e possono comunicare con noi in maniera diversa! Il dolce non deve esser visto come premio, ma come occasione una tantum, per esempio la domenica o nei giorni di festa. Abituarli da subito a questo meccanismo di premiazione li renderebbe troppo furbi.

10. DIAMO IL BUON ESEMPIO: se il bambino vede un genitore che mangia sbagliato, copierà i suoi comportamenti e non si farà ingannare dal banale “a te fa bene, papà ormai è grande” ecc...

11. CUCINARE INSIEME può essere un'ottima strategia per coinvolgere il bambino nell'assaggio di tutti gli alimenti.

Queste sono regolette semplici che potete applicare tutti i giorni nella vostra quotidianità. Ricordatevi che la prevenzione parte dalla buona tavola e che la sana alimentazione non deve esser noiosa, quindi fantasia e buona volontà saranno i primi ingredienti da inserire in cucina e portare in tavola come prima portata!

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